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Editore: Taschen
Reparto: Pittura
ISBN: 9783836532273
Data di pubblicazione: 09/12/2016
Numero pagine: 96
Tamara de Lempicka (1898-1980) visse l'arte a ritmi serrati. Dopo la rivoluzione bolscevica, la brama di bellezza e notorietà - oltre che l'interesse per la bohème della Rive Gauche - la spinse ad abbandonare la natia Russia con l'intento di conquistare Parigi. La sua opera, prolifica e immortale, resta una delle più vivide testimonianze visive dell'Art déco degli anni '20. Lo stile di De Lempicka fece uso di colori freddi e solide forme post-cubiste in una rappresentazione al contempo neoclassica e voluttuosa. I suoi soggetti sono spesso nudi e sempre sensuali, distaccati e possenti. Esaltati da luce e tessiture seducenti, reclamano la nostra attenzione pur tendendo a distogliere lo sguardo con un'aria di altezzosa grandiosità - che si tratti di frequentatori abituali dell'alta società o di ritratti progressisti di lesbiche emancipate, come Donne al bagno e Ritratto di Suzy Solidor. Nel frattempo, la rivista tedesca Die Dame commissionò all'artista il celeberrimo Autoritratto nella Bugatti verde, destinato a diventare un'icona di velocità, raffinatezza e indipendenza femminile. Analizzando alcuni dei ritratti di maggior fascino e pregio di De Lempicka, questa introduzione esamina lo straordinario linguaggio visivo dell'artista e la posizione privilegiata che occupa non solo negli annali dell'arte fra le due guerre, ma anche nella storia delle artiste e nel nostro immaginario collettivo degli Anni ruggenti.
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