Trecento giorni di sole. La vita di mio padre Rocco, un giudice scomodo di Chinnici Giovanni - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Trecento giorni di sole. La vita di mio padre Rocco, un giudice scomodo
Chinnici Giovanni

Trecento giorni di sole. La vita di mio padre Rocco, un giudice scomodo

Editore: Mondadori

Reparto: Problemi e servizi sociali

ISBN: 9788804767190

Data di pubblicazione: 11/04/2023

Numero pagine: 180

Collana: Ingrandimenti


17,50€
Facile da trovare
Disponibile oggi da 1 Librerie

Sinossi

Il 29 luglio 1983 un terrificante boato irrompe in casa Chinnici. Giovanni ha diciannove anni e una vita intera davanti; ma in quella giornata di sole, una delle trecento di cui gode ogni anno la Sicilia, ancora non sa che dovrà viverla senza quel padre amato, forte e rispettato che risponde al nome di Rocco Chinnici. Ucciso sotto casa con la prima auto-bomba della mafia, il giudice Chinnici, il «maestro» di Falcone e Borsellino, fu colui che alla fine degli anni Settanta capì l'importanza di lavorare affinché le istituzioni riconoscessero l'esistenza del fenomeno mafioso e lo affrontassero con gli strumenti adeguati; colui che istituì quello che, qualche mese dopo il suo omicidio, divenne noto come il Pool antimafia di Palermo. Giovanni Chinnici riannoda il filo della propria esistenza e di una parte fondamentale del nostro Paese, mettendo in luce le gioie e i timori di un giudice consapevole del proprio tragico destino, ma deciso a spendersi fino all'ultimo. Lo fa rievocando momenti di vita personale - dalle estati spensierate a San Ciro alle ore trascorse in tribunale osservando suo papà lavorare - e attraverso i momenti più delicati e significativi della carriera del padre, dalle indagini sul rapporto tra mafia e poteri economico-politici agli omicidi di Piersanti Mattarella e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sullo sfondo, una Palermo dapprima felice, poi tormentata dalla Seconda guerra di mafia e addolorata per le morti dei ragazzi a causa dell'eroina, attraversata da una profonda trasformazione urbanistica e sociale, ma sempre sovrastata da un cielo azzurrissimo e illuminata da una luce accecante. "Trecento giorni di sole" è il racconto di un figlio che non ha avuto il tempo di parlare da uomo a uomo con suo padre, è il racconto di un magistrato che ha lottato per squarciare il velo su un fenomeno, quello mafioso, di cui pochi - allora - erano disposti a riconoscere l'esistenza; è il racconto di un uomo che, a costo della vita, ha lottato per rendere l'Italia un Paese migliore.

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