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Editore: SEI
Reparto: Economia
ISBN: 9788805070046
Data di pubblicazione: 05/07/2012
Numero pagine: X-262
Collana: Sestante
Una vecchia storiella dei tempi austroungarici racconta di un cavaliere che arriva, in un pomeriggio inoltrato, in una locanda di Gorizia e dice all'oste di voler passare una notte, per ripartire il giorno dopo per Trieste. Visto che ha intenzione di alzarsi e di partire il mattino presto il giorno seguente, paga in anticipo il pernottamento. Il prezzo della stanza è dieci corone, che egli dà all'oste, per poi salire in camera a riposarsi. L'oste si rallegra di questo inatteso cliente e pensa di approfittarne per pagare finalmente un debito, esattamente di dieci corone, al vinaio. Si reca dal vinaio e gli dà le dieci corone. Il vinaio, ben lieto di aver riscosso il credito sul quale ormai quasi non faceva più affidamento, decide di saldare a sua volta il proprio debito col contadino dal quale ha acquistato il vino. Il contadino, dal canto suo, trovandosi in mano queste inattese dieci corone, si affretta a recarsi dal muratore che gli ha riparato il tetto della casa, per saldare finalmente il suo debito che consiste anch'esso in dieci corone. Il muratore, che ormai non contava più su quel credito di dieci corone, pensa di concedersi una bella serata di festa. Si reca alla locanda, ordina per sé e per la sua famiglia una buona cena e offre da bere agli altri avventori presenti. Il conto di questa cena e delle bevande ammonta a dieci corone, che egli sborsa all'oste. Inizia una serata assai piacevole e allegra; si parla, si discute, forse di alza un po' il gomito, si canta, insomma si fa chiasso.
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