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Editore: Einaudi
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788806135867
Data di pubblicazione: 06/03/2018
Numero pagine: 176
Traduttore: Tagliaferri A.
Collana: Letture Einaudi
«Si tratta di ripetere ad arte e replicare infine alla seconda potenza l'ingresso di ciascuno di noi da straniero nel linguaggio, ma solo per esserne espulsi, secondo la parabola già tracciata col suo tedesco da Kafka, che non a caso chiamò i suoi personaggi romanzeschi solo K., così come Beckett, finita la stagione dei Murphy, Molloy e altri Malone, anzi M-alone, li avrebbe volentieri chiamati solo M (con o senza punto). Come tocca difatti per ben sette pagine nel manoscritto dell'"Innommable" a colui che diverrà infine Mahood. La questione è seria perché, esaurita la girandola di nomi con cui la borghesia si è dissolta nel presunto sistema a classe unica della guerra e dei totalitarismi, a voler trovare ancora un senso al sistema uno-a-uno su cui si basa la narrazione letteraria, a fronte della ricezione collettiva con cui s'impose quella audiovisiva, si tratta di stanare dal personaggio il lettore, e viceversa, e non d'intrappolarlo in qualcosa che lo estranei per l'ennesima volta alla sua stessa estraneità. E se per davvero occorre mettere l'uno sull'altro, o l'uno contro l'altro, Joyce, Proust e Kafka per poter comprendere la svolta epocale compiuta da Beckett non con Molloy e Malone muore, ma proprio con l'opera che avete fra le mani, siate però sicuri che per poter essere l'"innominabile", così come a ciascuno di noi viene richiesto, non occorre nient'altro che la disponibilità a rimanere una volta per tutte quello che siamo nell'atto stesso di leggere questo libro. Nessun'opera, siatene certi, vi chiederà di meno per darvi di più.» (dalla prefazione di Gabriele Frasca)
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