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Editore: Einaudi
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788806178048
Data di pubblicazione: 13/02/2007
Numero pagine: 268
Collana: Saggi
Donne pesce o donne uccello? Esseri alati con volto umano e corpo di volatile o donne con squame e code di pesce? La mitologia antica e la pittura hanno tramandato immagini ricche e complesse di Sirene: esseri già in sé doppi, ibridi, capaci di far convivere nella propria identità somatica sembianze umane e sembianze animali, esseri non estranei a nessuno dei grandi spazi del mondo, acqua, terra, cielo. Esseri, tutto sommato, facili da incontrare. Per alcuni secoli, infatti, forse sull'onda dei viaggi e delle scoperte di nuovi mondi, le apparizioni di Sirene furono all'ordine del giorno. Le vide Alessandro il Grande dopo la vittoria su Dario. Le videro Teodoro Gaza e Giorgio Trapezunzio. Le vide Cristoforo Colombo di ritorno dalle Americhe. E ognuno di loro, a proprio modo, le raccontò. Molti sono gli incontri e molte le Sirene che ancora si possono conoscere e sognare nelle pagine di questo libro. Molti sono i ricordi del loro canto che ammalia e spaventa chi lo ode; il più noto dei quali è nel racconto di Ulisse che, per ascoltare le Sirene, si fece incatenare all'albero della nave. E non fu il solo. Ma se in realtà le Sirene non avessero mai cantato? se invece nessun suono fosse mai uscito dalle loro affascinanti bocche socchiuse? e se fosse stato piuttosto il silenzio a incantare e a sedurre? Emblema di ciò che resta inaccessibile e insieme attira senza fine, la Sirena-uccello, pesce, ape, demone, musica celeste, non ha ancora finito di sedurre (e spaventare) gli umani.
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