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La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme
Arendt Hannah

La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme

Editore: Feltrinelli

Reparto: Storia d'europa

ISBN: 9788807892974

Data di pubblicazione: 03/10/2019

Numero pagine: 348

Traduttore: Bernardini P.

Collana: Universale economica. Saggi


13,00€
Si fa attendere
Disponibile oggi da 7 Librerie

Sinossi

Otto Adolf Eichmann, figlio di Karl Adolf e di Maria Schefferling, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di 15 imputazioni. Aveva commesso, in concorso con altri, crimini contro il popolo ebraico e numerosi crimini di guerra sotto il regime nazista. L'autrice assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il "New Yorker", sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro il caso Eichmann. Il Male che Eichmann incarna appare nella Arendt "banale", e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori sono grigi burocrati.

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