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Editore: Feltrinelli
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788807899843
Data di pubblicazione: 13/05/2025
Numero pagine: 384
Traduttore: Guadalupi G.
Collana: Universale economica
L'America Latina, per Feltrinelli, è sempre stata l'approdo del possibile. Con autori come Borges, García Márquez, Scorza, e con la forza rivoluzionaria di figure come Che Guevara, rappresenta il luogo della visione e della lotta. Da questo bacino generoso emerge, nel 1982, Isabel Allende, autrice che ottiene un immediato successo con l'esordio La casa degli spiriti, in cui la storia del Cile viene intrecciata al ricordo della casa del nonno. Nel corso degli anni, la sua penna sospesa tra mito e realtà ci ha regalato capolavori come Eva Luna, Il piano infinito e L'amante giapponese, ma all'interno della sua produzione non c'è forse libro più intimo e difficile di Paula. Scritto al capezzale della figlia che nel 1991, all'età di ventotto anni, entra in coma irreversibile per un attacco di porfiria, è una lettera piena di umanità e tenerezza, il lento accostarsi di una madre alla morte della persona più cara. Con tenacia, mescolando il riso al pianto, Allende scrive pagine che si leggono come un esorcismo dal dolore e intesse attorno al corpo privo di coscienza di Paula tutto un mondo di ricordi, gioie e persone. Con una consonanza che altri direbbero destino, si prepara a congedarsi dalla figlia come carne, come donna, e ad accogliere invece il suo spirito. E quando le funzioni vitali lentamente si spengono, scopre che solo l'amore resta, un amore immortale che oltrepassa il confine della vita.
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