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Editore: Garzanti
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788811367604
Data di pubblicazione: 16/06/2005
Numero pagine: XXV-272
Traduttore: Pocar E.
Collana: I grandi libri
La figura del grande pensatore antico ispira a Hölderlin il progetto di una tragedia in versi, cui lavora, senza portarla a compimento, dal 1797 al 1800. La riflessione sul gesto estremo di Empedocle - che la tradizione vuole sia morto suicida nel cratere dell'Etna - trasforma di continuo la stesura dell'opera, pervenutaci in tre versioni diverse, qui raccolte insieme con alcuni documenti relativi alla sua complessa gestazione. Nel segno del mito della grecità, che tanta parte ha avuto nella cultura tedesca da Winckelmann a Nietzsche, l'Empedocle nasce da una immensa, elegiaca nostalgia per l'Ellade, regno della bellezza e dell'armonia, e da un sentimento panteistico della Natura, vivente incarnazione del divino. Il filosofo agrigentino assume agli occhi di Hölderlin la statura di un eroico vate che, dopo aver invano provato a realizzare nella società la perfetta unione di spirito e natura, ricerca questa conciliazione attraverso il martirio, unica via per quel ritorno all'indistinto Tutto cui l'uomo sempre anela e che solo la poesia può presagire. Prefazione di Beda Allemann. Introduzione di Giuseppe Bevilacqua.
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