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Editore: Giuffrè
Reparto: Gestione e servizi ausiliari
ISBN: 9788814155109
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: X-262
Il contributo analizza, con un approccio economico-aziendale e comparatistico con le esperienze internazionali, la crisi e il declino dell'impresa, intesa quale cellula ed attore del tessuto economico. Gli stati di declino e di crisi dell'unità aziendale vengono descritti attraverso l'indagine delle possibili cause e i relativi effetti partendo dalla considerazione secondo la quale l'azienda, per svolgere in modo proficuo la propria attività, deve mostrare attitudine ad una economicità adeguata e duratura. Secondo la teoria del valore, la vitalità dell'impresa può essere misurata in termini di capacità prospettica di accrescimento del valore del capitale economico; se la propensione alla crescita rallenta per poi invertirsi, significa che l'impresa sta distruggendo valore nel tempo, palesandosi la situazione di declino. Se alla redditività negativa seguono gravi e crescenti ripercussioni sul piano dei flussi finanziari, della solvibilità, della perdita di credito e di fiducia, siamo di fronte ad una situazione di crisi. Se lo stato di crisi avesse matrice esclusivamente finanziaria, sarebbe sufficiente ripristinare tale equilibrio per risolvere lo stato di dissesto. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, lo squilibrio finanziario rappresenta soltanto la manifestazione ultima, che certamente va ad aggravare ancor di più le perdite, di patologie aventi altra origine, specialmente economica.
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