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Editore: Giuffrè
Reparto: Diritto
ISBN: 9788814175329
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: XII-392
Collana: Univ. Milano Bicocca-Fac. giurisprudenza
Il volume prende in esame sotto il profilo storico-giuridico il tema della rilevanza delle prove legali e del libero convincimento dei giudici nel processo penale agli albori dell'età della codificazione, focalizzando in particolare l'attenzione sulla teoria della prova legale negativa e sugli esiti a cui portò in alcuni Stati europei la sua recezione sul piano normativo avvenuta a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo. La disamina di alcuni casi giurisprudenziali, concernenti l'acquisizione e la valutazione delle prove nel peculiare contesto del Regno Lombardo-Veneto, è lo spunto per delineare un'approfondita ricostruzione delle riflessioni che indussero alcuni fra i più autorevoli esponenti della scienza giuridica europea a credere nella possibilità di coniugare i due diversi criteri della certezza legale e di quella morale. Muovendo dall'analisi di tali elaborazioni dottrinali, si segue un percorso che porta a prendere in esame le scelte di politica legislativa assunte in quei paesi dove si cercò di dare attuazione pratica a una sistematica delle prove legali interpretata in chiave negativa, per poi analizzare le ragioni che portarono al ripudio di ogni forma di predeterminazione del valore legale dei riscontri probatori e al conseguente trionfo del principio del libero convincimento.
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