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Editore: Il Mulino
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788815251275
Data di pubblicazione: 03/04/2014
Numero pagine: 283
Collana: Percorsi
Come si è sviluppata la ricezione del pensiero gramsciano nella teoria letteraria rispetto all'imponente lavoro filologico effettuato sui "Quaderni dal carcere" dopo l'edizione critica? Quali elementi gramsciani operano nella letteratura e cultura post coloniali, e che relazione esiste fra queste influenze e il corpus dei testi del pensatore italiano? Questo volume affronta tali problematiche da una prospettiva interdisciplinare, tramite un percorso scandito dagli attori sociali e dai "nessi di problemi" che attraversano la società civile. Dalla ricostruzione storico-etimologica del concetto di società civile si passa all'evoluzione "strategica" degli intellettuali, ridefinendone il ruolo nella costruzione di una "comunità immaginata" nazionale, attraversata da faglie egemoniche che richiedono analisi "dialettiche" di situazioni specifiche. In quest'ottica si inseriscono la funzione del romanzo storico nella costruzione mitica della nazione, il superamento dell'intellettuale organico nella figura del filosofo democratico, la retorica della letteratura italiana a suggellare la definitiva affermazione del fascismo. Alla luce di questa rivisitazione del dettato gramsciano, si può meglio comprendere in che modo categorie come "rivoluzione passiva" e "nazional popolare" modellino la visione del mondo contemporaneo: dalla letteratura postcoloniale o delle metropoli postindustriali fino alla "religione laica" testimone del conflitto fra culture nord e sud del mondo.
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