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Editore: Il Mulino
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788815280114
Data di pubblicazione: 06/02/2020
Numero pagine: 189
Collana: Voci
«Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...», cantava anni fa Giorgio Gaber. Oggi prevale invece l'idea che né l'una né l'altra esistano più, che al governo in Italia ci sarebbero movimenti non ideologici, espressione diretta dei cittadini, come la Lega e il Movimento 5 Stelle. Non è possibile piuttosto che la destra sia divenuta sotto nuove spoglie maggioritaria, relegando la sinistra in una posizione residuale, di pura testimonianza? Se così fosse, vorrebbe dire che le ideologie non sono morte, che destra e sinistra hanno ancora un senso, ma che la seconda, per rinascere, ha bisogno di una lunga traversata del deserto. E allora, come rimettersi in cammino? Secondo l'autore, la strada obbligata passa per la riscoperta delle radici della sinistra, che da duecento anni è cultura di opposizione, di critica del potere e del privilegio. Dunque un ritorno al principio e ai principi: protezione dei lavoratori e non degli amministratori delegati, difesa dei diritti umani e non dell'intolleranza paesana, passione della realtà e non realpolitik, aspirazione alla giustizia e non giustizialismo, e così via. Tutto questo suona inguaribilmente romantico. E lo è, deliberatamente. Ma quando il mondo reale presenterà l'inevitabile conto ai seminatori d'odio, agli illusionisti digitali, sarà da questi e simili principi che potrà infine rinascere qualcosa di sinistra.
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