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Editore: Il Mulino
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788815392305
Data di pubblicazione: 30/05/2025
Numero pagine: 312
Una notte, in un vecchio cimitero ebraico, un gruppo di uomini si stringe attorno alla tomba di un maestro della Cabala. Parlano sottovoce. Il più vecchio, un Grande Rabbino - o così viene chiamato - espone un piano di conquista. Non una conquista qualunque: la presa del mondo intero. Nessuno sapeva dove si trovasse davvero quel cimitero, né quando fosse accaduta la scena, né tantomeno chi avesse potuto assistervi. Eppure, il racconto si diffuse. Più potente della storia. Più conveniente della realtà. E la finzione produsse effetti terribili. Parigi, luglio 1881. Su una rivista cattolica compare per la prima volta il Discorso del Rabbino, un testo che ben presto diventerà uno degli apocrifi cospirazionisti più diffusi tra Ottocento e Novecento. Questo documento fittizio offre al pubblico europeo un'idea sconvolgente: una macchinazione ebraica per conquistare il potere globale. Ma come è nato e si è diffuso questo mito pericoloso? Quali eventi storici e sociali hanno alimentato l'odio antiebraico sotto una nuova veste? E quale ruolo hanno avuto la stampa, la propaganda e le dinamiche politiche dell'epoca? Attraverso un'analisi rigorosa e appassionante, Ignazio Veca ci guida alla scoperta della storia di una delle più tenaci teorie del complotto, tra fonti autentiche e contraffazioni, verità storica e costruzione ideologica.
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