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Editore: Marietti 1820
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788821194252
Data di pubblicazione: 01/01/2010
Numero pagine: 88
Collana: Con-tratto
Sebbene non esista alcun racconto possibile dopo la Shoah, qualcosa impone di parlare incessantemente dei campi, in nome di coloro che non lo hanno potuto fare. Ma come testimoniare questa cesura storica? Come portare l'attenzione su quella realtà inimmaginabile? Come raccontare tutto, sapendo di non poterlo semplicemente comunicare? A partire dalla drammatica perdita del padre, morto ad Auschwitz dopo essersi rifiutato di lavorare di sabato per poter pregare per tutti, le vittime come i carnefici, Sarah Kofman si cala nelle difficoltà della parola, intrecciando la dolorosa memoria autobiografica con le riflessioni di Maurice Blanchot e con la testimonianza del campo di concentramento fatta da Robert Antelme in Lo spazio umano.
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