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Editore: Quodlibet
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788822902511
Data di pubblicazione: 10/01/2019
Numero pagine: 363
Collana: Quodlibet studio. Lettere
Cosa accade se si "aprono gli occhi" sul mistero del mondo? Se il desiderio di conoscere oltrepassa i limiti del sensibile, e si spezza l'equilibrio tra mente e corpo? Il grande tema antropologico affrontato qui attraverso l'analisi di molti testi è il dramma dell'uomo, un animale "trasposto" (secondo la formula di Leroi-Gourhan) che ha scoperto l'infinito. Il pensiero romantico usa il racconto biblico della Caduta per rispondere al trauma dell'illuminismo e della modernità. Il vertiginoso sviluppo della ragione ha reso sì l'individuo più autonomo e critico ma ha annichilito la vitalità e la speranza: è quel che Leopardi, anticipando Nietzsche, chiama "strage delle illusioni". Poeti, filosofi, romanzieri cercano la via del Ritorno a un mondo pieno di senso. Con loro anche Giacomo, che nei canti pisano-recanatesi ritrova la via di casa e di se stesso. È un viandante ormai stanco, ma riesce a rigenerarsi attingendo energia vitale dall'ingenua semplicità di una fanciulla chiamata Silvia. Silvia, ovviamente, c'est lui. Questo libro vede Leopardi nell'orizzonte di poeti e pensatori post-illuministi e post-rivoluzionari. Da Coleridge a Novalis, da Sade al Goethe del Faust, fino a Henry Adams - sullo sfondo l'antesignano Rousseau - si snoda un racconto fatto di trame, motivi, immagini, idee, lemmi. Ne emerge il nucleo misterioso e inquietante dell'opera leopardiana, in cinque movimenti dell'immaginario che sono comuni a un'intera epoca: l'Inizio, il Consumo, il Vortice, l'Equilibrio, la Spirale. Ma il discorso torna poi sempre a un unico canto, A Silvia, storia dell'umanità caduta, e risorta solo in ombra.
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