Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: Futura Editrice
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788823025424
Data di pubblicazione: 08/10/2025
Numero pagine: 280
Collana: Storia e memoria
Nel maggio del 1947 - a poco più di una settimana dalla strage di Portella della Ginestra - a Caltanissetta si svolge il primo Congresso della Cgil siciliana. Emanuele Macaluso incontra per la prima volta Giuseppe Di Vittorio che gli propone di diventarne segretario generale ad appena 23 anni. Sono in corso le lotte dei contadini per la terra e degli zolfatari per il lavoro, il salario e migliori condizioni di vita. Sono gli anni dei sindacalisti assassinati e senza giustizia (Andrea Raia, Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto, Calogero Cangialosi...), dei mafiosi impuniti e protetti dal padronato agrario e industriale e dalla politica reazionaria. Sono anche gli anni dell'indipendentismo, siciliano naufragato tra mafia e banditismo, e della risposta autonomista dei partiti nazionali, soffocata dal sangue di Portella, dalla burocrazia e dal clientelismo. Verrà poi «l'operazione Milazzo» e il sogno di un'autonomia da rigenerare, il miracolo economico, la crisi del comunismo sovietico da Budapest a Praga, di tentativi (veri e presunti) di golpe fascisti, della repressione delle lotte dei braccianti ad Avola. Il libro narra, da una prospettiva poco nota, la vicenda umana e politica di Emanuele Macaluso negli anni del suo impegno sindacale in Sicilia dal 1944 al 1956, e poi negli anni del suo impegno politico nel Pci tra Palermo e Roma, attraverso documenti ufficiali, editi e inediti, e racconti di vita privata. Prefazione Giuseppe Provenzano.
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.