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Editore: Guanda
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788823511514
Data di pubblicazione: 05/03/2015
Numero pagine: 176
Collana: Le fenici rosse
"Raccontare è resistere": la citazione da Guimarães Rosa posta in epigrafe a questo libro sembra racchiudere il senso di un'esperienza umana, letteraria, politica. In una lunga conversazione con Bruno Arpaia, scrittore italiano che per inclinazione letteraria e conoscenza del mondo latinoamericano rappresenta per lui un'ideale sponda dialettica, Luis Sepúlveda affronta tutti i temi che lo coinvolgono e lo appassionano: la sinistra ieri e oggi; la sfida dei movimenti no-global; il significato dell'impegno ambientale; la letteratura latinoamericana al di fuori delle schematizzazioni e dei luoghi comuni; cos'è stato per lui, fin dagli anni dell'apprendistato, lo scrivere, quali sono stati gli autori formativi e quali le affinità; in che forma si può raccontare la lotta, il carcere, l'esilio. E ancora: il rapporto e il confronto tra Sud e Nord; il tema, intensamente sentito, vissuto ed espresso, della marginalità; i giudizi, sempre influenzati da una passionalità che Sepúlveda non nasconde, anzi dichiara, su altri scrittori, sul giornalismo d'oggi, sui luoghi e gli ambienti in cui ha vissuto dagli inizi del suo esilio europeo. Una confessione a tutto campo, che si confronta con gli stimoli, le domande, le insistenze, talvolta il dissenso di un narratore che sposa e verifica nel proprio scrivere un'idea di letteratura non certo lontana da quella dell'autore del "Vecchio che leggeva romanzi d'amore".
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