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Editore: Guanda
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788823530416
Data di pubblicazione: 20/01/2023
Numero pagine: 208
Collana: Narratori della Fenice
Massimo Vigliar, produttore cinematografico e grande amico di Luis-Lucho, raccontala sua versione di Sepúlveda dall'inedita angolatura del suo legame con il cinema. Si conoscono a Gijón nel 1998, quando Vigliar lo va a trovare per prendere accordi sulla sceneggiatura di Terra del Fuoco, il film tratto dal racconto di Francisco Coloane. Scatta un'immediata simpatia reciproca e Vigliar diventa amico anche di Carmen-Pelusa, compagna di Lucho dai tempi della giovinezza in Cile. Durante la lavorazione del film incontrano, tra Spagna, Italia, Parigi e Sudamerica, i personaggi più vari, dallo stesso Coloane, anziano maestro, al grande Tonino Guerra, che collabora alla sceneggiatura. Sullo sfondo, la Patagonia, con le sue infinite storie che ti ammaliano e non ti lasciano più. Molte le figure del cinema che si intrecciano, come Harvey Keitel, tra i principali attori di Ninguna parte, Nicola Piovani che ne ha composto le musiche, o Ettore Scola, che Luis ammirava moltissimo. Ad accompagnare questo racconto commosso e divertente, le fotografie dei due amici in vari momenti della loro vicenda comune e le e-mail affettuosamente ironiche che si scambiavano. Tra viaggi, avventure e aneddoti, queste pagine ritraggono un Sepúlveda vivo e presente, non solo come sceneggiatore e regista, oltre che scrittore affermato nel mondo, ma anche come amico generoso e «zio» dei figli di Vigliar, ai quali leggeva le storie di Sandokan. E a chiudere il libro è proprio l'intensa lettera a «Tío Lucho» di Virginia Vigliar, oggi giornalista, che Sepúlveda non ha fatto in tempo a leggere.
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