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Editore: Ist. Poligrafico dello Stato
Reparto: Diritto
ISBN: 9788824027755
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 228
Questo libro nasce dall'iniziativa congiunta del Consiglio Superiore della Magistratura e del Consiglio Nazionale Forense, con la partecipazione del Senato della Repubblica e dell'Unione delle Comunità Ebraiche. Nel 2018 si compie l'ottantesimo anno dell'emanazione delle leggi antiebraiche, "leggi abominevoli" secondo le parole di Piero Calamandrei. Leggi che costituirono la più grave lacerazione dei principi fondamentali dell'ordinamento giuridico e dello Stato di diritto. Il complesso tema del rapporto tra i giuristi e la normativa antiebraica è al centro del volume, che raccoglie, fuori da ogni retorica, testimonianze, riflessioni storiche, documenti e immagini, nonché prospettive di ricerca. Si approfondisce così il ruolo dei giuristi nella formazione delle leggi antiebraiche, l'approccio estensivo o restrittivo che i magistrati adottarono nell'interpretazione e nell'applicazione delle stesse norme, le zone d'ombra, le adesioni opportunistiche e compromissorie alle posizioni antisemite del regime, così come gli sprazzi di luce gettati da coloro che si contrapposero ai principi discriminatori affermati nei provvedimenti e le conseguenze che la promulgazione della normativa razziale ebbe per gli avvocati e i magistrati ebrei italiani.
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