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Editore: Pluriversum Edizioni
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788831354783
Data di pubblicazione: 10/10/2022
Numero pagine: 170
L'apparente antinomia del titolo di questo libro è solo una rêverie! Infatti, tra i ricorrenti luoghi comuni, quello della palude come realtà terribile, orribile, infernale, pestilente, marginale, nociva, inutile, è stato tra i più duri da sfatare. Da graffi dell'ordito territoriale, macchie nere da espungere dalle carte geografiche del bel paese, oggi le paludi rientrano tra le zone umide da preservare e salvaguardare per le loro valenze naturalistiche ed ecologiche e per le loro funzioni idrauliche. Eppure, anche nelle epoche passate esse sono state pretese, contese e difese, perché bacini di risorse naturali essenziali per le comunità che le frequentavano. Il libro considera e riconsidera singolari vicende ed esperienze palustri, insieme alla varietà delle visioni e rappresentazioni della palude. Tanto, curiosando tra cronache antiche, atti notarili, memorie giudiziali, documenti negoziali, istanze, suppliche e altre carte d'archivio; e spigolando tra le paludi di ieri e di oggi, sparse tra le Alpi e il mare africano.
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