Le relazioni preziose. Il Settecento al cinema: rivoluzioni, desideri, libertà di Tartagni Chiara - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Le relazioni preziose. Il Settecento al cinema: rivoluzioni, desideri, libertà
Tartagni Chiara

Le relazioni preziose. Il Settecento al cinema: rivoluzioni, desideri, libertà

Editore: Jimenez

Reparto: Arti ricreative. spettacolo. sport

ISBN: 9788832036107

Data di pubblicazione: 19/09/2019

Numero pagine: 220


16,00€
Si fa attendere
Disponibile oggi da 2 Librerie

Sinossi

Ettore Scola, Tony Richardson, Robert Altman, Aleksandr Sokurov, Paolo e Vittorio Taviani, Antonietta De Lillo, Federico Fellini, Éric Rohmer, Sofia Coppola, Stanley Kubrick, Peter Greenaway, Milog Forman, Jean-Luc Godard. Cos'hanno in comune questi nomi del cinema internazionale? Tutti hanno frequentato, o anche solo sfiorato, il Settecento. In alcuni dei loro film hanno scelto di mostrare le moderne dinamiche del potere, dei sentimenti e delle umane vicende, e lo hanno fatto attraverso la citazione artistica, costruendo e rivelando una relazione esclusiva fra diciottesimo secolo ed epoca contemporanea. Perché Restif de la Bretonne può uscire dal Mondo nuovo della Rivoluzione francese per passeggiare tranquillo fra i turisti nella Parigi del 1982? Perché tra un film di fantascienza e un horror Kubrick porta sul grande schermo le poco note avventure di Barry Lyndon? Perché un paio di Converse lilla fa una così bella figura fra le scarpette della regina in Marie Antoinette? E qual è lo spazio dell'arte figurativa in tutto questo? "Le relazioni preziose" suggerisce delle risposte attraverso un percorso, un viaggio che inizia dal "Mondo nuovo" ritratto da Giandomenico Tiepolo, passa per gli antenati del cinema e approda a tutto ciò che il Settecento rappresenta: non solo parrucche e merletti, ma anche la rivoluzione e la repressione, l'erompere del nuovo e la rivalsa della Storia, la libertà e le sue ombre, la razionalità e la passione. Dai cicli pittorici di William Hogarth ai ritratti di Élisabeth Vigée Le Brun, da Tom Jones a Marie Antoinette, le immagini si susseguono veloci in questo viaggio di piacere ma anche di politica: perché politica è l'arte.

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