Sinossi

Le vicende raccontate da Giovanni Trinca in questa autobiografia coprono il trentennio che va dalla seconda metà degli anni ottanta al ritiro definitivo dal lavoro nel 2015, dopo la chiusura dell'esperienza nella Cisl (1998) e un quindicennio di altre attività nella doppia veste di lavoratore indipendente e di volontario. Dopo circa due decenni da sindacalista categoriale, Trinca entra nella segreteria provinciale della Cisl di Treviso e comincia ad occuparsi di immigrati, confrontandosi con un'infinità di problemi relativi all'integrazione: la lingua, la casa, i ricongiungimenti familiari, la scuola, i luoghi di lavoro. Viene raccontata la nascita di un coordinamento per il sostegno ai migranti in provincia di Treviso a cui aderiscono i sindacati, la Caritas e varie associazioni di volontariato. Dopo il 1998, Trinca inizia una collaborazione con la Fondazione solidarietà, ong promossa dal sindacato di San Marino e dai Donatori volontari italiani, anche attraverso l'Iscos, con cui collabora ai progetti di aiuto umanitario in Perù, Cisgiordania, Romania, Brasile, Siria. Gli utili ricavati della vendita di questo libro sono destinati a progetti promossi in Perù e in Brasile.