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Editore: Corsiero Editore
Reparto: Urbanistica e arte del paesaggio
ISBN: 9788832116014
Data di pubblicazione: 21/12/2018
Numero pagine: 256
"Reggio Città senza Barriere nasce quattro anni fa all'inizio del mio mandato, da una intuizione di Annalisa Rabitti, che con passione e caparbietà era venuta a spiegarmi il progetto che aveva in testa. Per la verità non avevo una visione chiara di dove saremmo esattamente arrivati, perché Annalisa, dote non comune, ha la capacità di inventare, vedere, sentire in modo intuitivo, e giungere in un secondo momento ad una spiegazione razionale. Per me, che sono un razionalista dei peggiori, non fu semplice e immediato dare senso e giustificazione ad un'idea così coraggiosa, chiaramente rischiosa nei suoi esiti. L'obiettivo: costruire un progetto volto ad abbattere le barriere, fisiche e culturali, per rendere Reggio Emilia la città di "tutte" le persone, una città sempre più inclusiva e accogliente. Fin da subito abbiamo coinvolto la gente: i ragazzi, le famiglie, le associazioni, avevamo in mente un progetto partecipato, condiviso, costruito insieme. Custodito assieme. Penso che proprio questo sia stato il primo, grande risultato: produrre innovazione attraverso l'impegno e il protagonismo del fare Insieme, e fare tutti qualcosa. Abbattere le barriere architettoniche presenti in una città potrebbe apparire un percorso non particolarmente difficile, ma a condizionado sono le risorse e il contesto normativo ed organizzativo della pubblica amministrazione, che rendono il lavoro scivoloso. Non è stata una strada in discesa e non lo è tuttora. Nonostante questo, Reggio può dire oggi di avere una palestra bella e accessibile, dove fanno sport più di trecento persone fragili con attrezzature adatte alle loro differenti esigenze, ha dato vita al suo primo parco giochi inclusivo che sta per essere ultimato, ha visto nascere nuovi percorsi tattili, apparire rampe ed altre piccole soluzioni che hanno reso numerosi esercizi commerciali "non perfetti ma accoglienti", e in questo modo tante altre barriere sono state abbattute. Il risultato più significativo, però, è un nuovo approccio alla progettazione delle opere pubbliche: piazze e strade ora sono progettate di prassi assieme al CRIBA (Centro Regionale per il Benessere Ambientale) e lo si fa pensando a tutti, nessuno escluso. Perché progettare un luogo prendendosi cura delle persone con disabilità significa prestare maggiore attenzione alle persone, e mentre si disegna una discesa o un percorso tattile, ci si accorge che si è guardato il mondo con occhi diversi: che si è pensato anche agli anziani, ai bambini, alle mamme, all'armonia fra uomo e spazio. Il Comune di Reggio Emilia sta adottato un nuovo RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) puntuale, innovativo, attento alla accessibilità, che sarà un'eccellenza nazionale. La sfida più ardua, il vero cambiamento, non consiste tanto nella corsa a rimediare, ma piuttosto nel progettare e costruire, da qui in poi, per tutti. Questo è, senza dubbio, un bilancio parziale. Ma allo stesso tempo rappresenta l'esito di un processo di cambiamento inedito nell'intero paese..." (Dall'Introduzione di Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia)
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