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Editore: Castelvecchi
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9788832820997
Data di pubblicazione: 31/08/2017
Numero pagine: 92
Traduttore: De Pascale M.
Collana: Ritratti
Vi sono luoghi del lungo itinerario baudelairiano in cui l'originalità di alcuni elementi sparsi ma significativi della poetica di Théophile Gautier sembrano condensarsi ed esaltarsi nella rielaborazione - anche involontaria o inconsapevole - operata da Baudelaire. Le convergenze - sempre apertamente dichiarate - tra i due poeti e la vicinanza profonda nella concezione della letteratura, e del suo rapporto con la realtà, furono alla base dei quattro testi qui presentati che Gautier dedicò a Baudelaire. Di questi, uno solo - "Charles Baudelaire nato nel 1821" - fu pubblicato con il poeta parigino ancora in vita. Gli altri tre apparvero subito dopo la sua morte: il necrologio che Gautier scrisse nel settembre del 1867, un ricordo dell'amico destinato al "Rapporto sui progressi della poesia" e, infine, un lungo studio comparso sulle pagine di «L'Univers illustré» che fece da prefazione a tutte le successive edizioni dei "Fiori del male" fino al 1917, decretandone l'interpretazione moderna e il collocamento nella letteratura di tutti i tempi. Così il lettore potrà addentrarsi, come scrive Luca Pietromarchi nella sua introduzione, nel «magnifico testo di Gautier, con le sue riserve implicite, la sua profonda intelligenza e la sua carità fraterna: un commovente monumento funebre alla poetica del distacco che fu di Gautier e, al tempo stesso, un serio avvertimento sui pericoli della poesia come sfida alle forze segrete dell'essere che Baudelaire annuncia».
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