Eravamo tutti comunisti. 1946-68. Storia di una famiglia ungherese nella Cecoslovacchia rurale di allora di Welisch Stefano - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
Menu principale

Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.

Eravamo tutti comunisti. 1946-68. Storia di una famiglia ungherese nella Cecoslovacchia rurale di allora
Welisch Stefano

Eravamo tutti comunisti. 1946-68. Storia di una famiglia ungherese nella Cecoslovacchia rurale di allora

Editore: Giovane Holden Edizioni

Reparto: Letteratura italiana: testi

ISBN: 9788832925302

Data di pubblicazione: 31/10/2019

Numero pagine: 40

Collana: Spesso sottile


9,00€
Esaurito

Sinossi

Il racconto narra gli eventi che hanno trasformato la vita di una cittadina della campagna meridionale della Cecoslovacchia, oggi Slovacchia, nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale. Denes, il protagonista, nato in quegli anni, apprende dalla madre, la quale l'aveva vissuta in prima persona, della deportazione degli ungheresi avvenuta nel paese con l'instaurarsi del comunismo. La regione dove il paese è situato, infatti, era storicamente parte dell'Ungheria; ancora oggi la lingua lì prevalente è l'ungherese, e il governo intendeva cancellare per quanto possibile le tracce del passato. Tutto questo sembra al ragazzo quasi una favola e lui vive serenamente, studiando e aiutando il padre con il suo lavoro nella cooperativa del paese, sognando un giorno di diventare elettricista. Il primo segnale che forse la società socialista non sia la migliore possibile, come invece dicevano gli insegnanti, Denes la riceve a nove anni, quando scoppiano i moti d'Ungheria, che per quanto censurati dalla radio cecoslovacca, sono comunque riportati dalle stazioni ungheresi, le cui trasmissioni riescono a raggiungere il suo paese. Tutto però poi si normalizza e negli anni seguenti Denes, tornato convinto che la società socialista sia la migliore possibile, prosegue tranquillamente la sua vita e consegue infine il Diploma di Elettricista, riuscendo così a coronare il suo sogno. È nell'agosto del 1968, al termine del suo servizio militare, che svolge nella capitale, che la vista dei carri armati sovietici davanti alla sua caserma, giunti per mettere fine alla Primavera di Praga, infierisce alla sua fede socialista un altro durissimo colpo.

Prodotti Correlati


Mostra altri

Recensioni dei lettori


5% di sconto sul tuo primo ordine

Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.