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Editore: Bollati Boringhieri
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788833915630
Data di pubblicazione: 23/09/2004
Numero pagine: 160
Collana: Temi
Queste annotazioni raccolte negli anni tra il 1947 e il 1949, sono un esempio magistrale di quella che Günther Anders ha definito «filosofia d'occasione», pensiero critico che prende spunto da una trama solo apparentemente privata: grumi epocali che si presentano come esperienze ineludibili di questo pensatore diverso - Anders, pseudonimo di Günther Stern vuol dire appunto «diverso» - e sollecitano a quel dialogo serrato e implacabile che rappresenterà la cifra di tutta la sua opera filosofico-letteraria. Si tratta di appunti sulla storia delle emozioni, della sensibilità che muta mettendo in gioco una rete complessa di riferimenti contingenti - anticipazione di gran parte delle riflessioni successive stimolate dall'ambiente dell'esilio divenuto spazio paradigmatico della progressiva destituzione del soggetto e della frantumazione identitaria. Il confronto traumatico con la società americana rappresenta l'"occasione" filosofica per riflettere sulla industria culturale e sui suoi "idola", su una realtà connotata da una concezione dogmaticamente progressista in cui non c'è spazio per l'alterità e per la dissonanza, in cui tutto dev'essere funzionale a una logica quantitativa e seriale determinata dal ritmo produttivo delle merci. La compulsione intellettualistica a riassumere-sussumere-riprodurre trascende a chiacchiera, a citazione con pretese di universalità e così per esempio la psicoanalisi si rivela prodotto obbligato, falso disvelamento che si risolve nell'inconsapevole irretimento del soggetto, sradicato e ridotto a vuoto involucro: «In breve operazione riuscita, identità morta».
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