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Editore: Bollati Boringhieri
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788833916781
Data di pubblicazione: 11/05/2006
Numero pagine: 128
Collana: Incipit
Questo volume presenta, in una nuova traduzione e con un apparato di note esplicative e interpretative, uno dei saggi più rivoluzionari e più ambiziosi di Virginia Woolf, "On Being Ill", ma non per questo uno dei meglio conosciuti. Il saggio, che ha avuto circolazione autonoma e ha subito diverse revisioni nel passaggio da un'edizione all'altra (le più importanti: la prima del 1926 e quella definitiva del 1930), tratta il tema della malattia. Virginia Woolf lamenta che la letteratura non abbia rivolto alla malattia fisica altrettanta attenzione che alle attività della mente. È ora che gli scrittori riscoprano il corpo - le sue sofferenza, le sue lotte, i suoi trionfi. L'autrice, opponendosi a un pensiero e a una sensibilità secolari, rivendica la bellezza della malattia e mostra, con una serie di immagini originalissime, che senza malattia certe verita rimarrebbero per sempre escluse alla conoscenza umana. Il libro include un'introduzione storico-letteraria al saggio e una discussione più generale del complesso rapporto tra malattia e letteratura: il discorso della Woolf viene così collocato sullo sfondo di tutta una letteratura coeva, da Mann a Kafka a Proust, (e non solo) che si è interrogata sul senso del dolore fisico e della morte. Completa, e rende più prezioso il volume, un breve scritto del saggista romantico Charles Lamb, "The Convalescent" (1833, qui tradotto per la prima volta in italiano), che fece da modello alla Woolf e, prima di "Sulla malattia", rappresenta la più esplicita difesa della condizione del malato.
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