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Editore: Bollati Boringhieri
Reparto: Psicologia
ISBN: 9788833918754
Data di pubblicazione: 22/05/2008
Numero pagine: 79
Collana: Incipit
La "perdita" è un tema da un lato troppo presente, dall'altro ancora lontano: idea assillante ma sospesa sul vuoto dell'esperienza che avrebbe potuto sostanziarlo di pensieri e sentimenti reali. Forse la condizione "giusta", né troppo dolorosa né troppo distaccata, per pensare la morte propria e delle persone che abbiamo amato, non si da mai. La morte, come coscienza che siamo destinati a scomparire "a uno a uno", come dicono Rossanda e Fraire, è il "grado zero" della rappresentazione, l'"impensabile". Tra tutte le opposizioni "incomponibili" che danno un'impronta "tragica" alla vita, la più resistente ai nostri sforzi di pacificazione è sicuramente quella di un Io costretto a riconoscersi straniero nel proprio corpo, parte del ciclo biologico e, al medesimo tempo, di una "natura" speciale, irriducibile alla materia di cui sono fatti gli altri viventi.
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