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Editore: Bollati Boringhieri
Reparto: Psicologia
ISBN: 9788833932446
Data di pubblicazione: 14/11/2019
Numero pagine: 216
Traduttore: Vitolo A.
Collana: Universale Bollati Boringhieri-S. scient.
Un autoritratto involontario, lungo il percorso di un'esistenza tra le più intense del secolo. La prima lettera che compare risale al 1909, anno in cui Jung parla ancora di sé, in modo ambivalente, come possibile «successore al trono» di Freud. L'ultima è datata 1961, a pochi mesi dalla morte, e risponde con sollecitudine agli assilli personali di un destinatario americano di cui ignoriamo il nome. Nei decenni che si sono succeduti non c'è argomento, pur spinoso o indelicato, a cui Jung si sottragga quando viene interpellato dai suoi corrispondenti. Confessa a Joyce nel 1932 di essersi «smarrito nel labirinto» dell'Ulisse, controbatte nel 1936 all'accusa di «condiscendenza verso il nazismo», si pronuncia nel 1959 su donne e vita pubblica. Dalla massa enorme dell'epistolario, selezionato e curato da Aniela Jaffé, il fondatore della psicologia analitica emerge a tutto tondo, come teorico, psicoterapeuta, amico, cittadino; e affronta gli eventi del mondo nella consapevolezza che ogni esperienza umana debba misurarsi con il mistero dell'inconoscibile.
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