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Editore: Astrolabio Ubaldini
Reparto: Filosofia antica, medievale, orientale
ISBN: 9788834002582
Data di pubblicazione: 01/11/1978
Numero pagine: 232
Collana: Civiltà dell'Oriente
La meditazione suscita sempre più interesse, non solo come antidoto a una vita febbrile ma anche come chiave di una migliore comprensione della mente umana. La vera meditazione infatti permette all'essere umano di penetrare nei recessi più profondi della propria coscienza pervenendo al rinnovamento di sé. Molto è stato scritto sui sistemi di meditazione derivati da filosofie relativamente recenti come induismo e buddhismo. Jeanine Miller ha rivolto invece la sua attenzione alle scritture originali dell'antica India, i Veda, dai quali discendono tutte le filosofie successive. La sua ricerca mostra oltre ogni dubbio che gli antichi rishi vedici (capi spirituali, profeti, sapienti) erano maestri di meditazione. Usavano le tecniche della visualizzazione e del canto come ausili preliminari a una meditazione capace di sprofondare l'uomo in un campo dell'essere al di fuori dell'esperienza ordinaria, addirittura al di là della mente, in uno stato di coscienza pura. Ogni pensiero e ogni storia, ogni mito e ogni simbolo dei Veda fu concepito ed espresso come risultato dell'assorbimento meditativo. I rishi vedici furono pionieri del loro tempo, più di 3.500 anni fa. Hanno lasciato in eredità all'Asia intera, e ora anche all'Occidente, una profonda capacità di entrare nella mente umana e una concezione della psicologia di cui la meditazione non è che un aspetto. Prefazione di Jan Gonda.
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