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Editore: Astrolabio Ubaldini
Reparto: Filosofia antica, medievale, orientale
ISBN: 9788834011133
Data di pubblicazione: 07/01/1994
Numero pagine: 148
Traduttore: Baglioni L.
Collana: Civiltà dell'Oriente
Achaan Chah, nato da una famiglia agiata e numerosa in un villaggio agricolo della Thailandia nordorientale, prende l'ordinazione monastica a vent'anni. Dopo alcuni anni di vita ascetica incontra Achaan Mun, il maestro cui si deve la rinascita della tradizione dei monaci della foresta, il quale gli dischiude la via della meditazione. Si dedica allora a una pratica intensa, vivendo in foreste e caverne e nei luoghi di cremazione; nel 1954 si stabilisce in un boschetto nei pressi del villaggio natale. La malaria, la scarsità del cibo, i ripari poveri e precari non impediscono l'afflusso di numerosi discepoli; nasce così il Wat Pah Pong, il primo monastero della foresta, da cui hanno avuto origine un'ottantina di monasteri in tutta la Thailandia. La sua saggezza attira ben presto anche gli occidentali e nel 1975 sorge il Wat Pah Nanachat, il primo monastero della foresta per non thailandesi, affidato ad Achaan Sumedho, il suo discepolo americano più anziano, e concepito espressamente per incoraggiare gli occidentali alla meditazione e alla vita monastica. Questo libro è una raccolta di discorsi tenuti da Achaan Chah alle sue comunità di bhikkhu thailandesi. Sono insegnamenti che prendono vita da un contesto monastico, e sottolineano la disciplina e la rinuncia propria di quella condizione.
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