Indagine sulla conferenza di Atene (1931). Enquête sur la conférence d'Athènes (1931) di Caccia Gherardini Susanna - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Indagine sulla conferenza di Atene (1931). Enquête sur la conférence d'Athènes (1931)
Caccia Gherardini Susanna

Indagine sulla conferenza di Atene (1931). Enquête sur la conférence d'Athènes (1931)

Editore: Franco Angeli

Reparto: Architettura

ISBN: 9788835160700

Data di pubblicazione: 29/04/2024

Numero pagine: 580

Collana: Nuova serie di architettura


59,00€
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Sinossi

Il volume restituisce il contesto che dà origine alla Conferenza sulla conservazione dei monumenti, promossa ad Atene nel 1931 dall'Office International des Musées, ma anche alla socialità di un mondo volutamente di élite che ruota intorno alla Società delle Nazioni e alle sue molteplici ramificazioni. Il dibattito sul restauro tra gli anni Venti e Trenta viene rappresentato attraverso un intreccio di corrispondenze e documenti, ma soprattutto mettendo a fuoco il ruolo di quei protagonisti, come Paul Léon, Euripide Foundoukidis o Gustavo Giovannoni, che animano gli esordi della complessa vicenda del patrimonio culturale. È infatti in questa congerie che inizia a profilarsi l'idea di un "patrimonio comune dell'umanità", che sembra anticipare molte delle discussioni che porteranno alla nascita dell'Unesco. Saranno proprio le lacerazioni della seconda guerra da una parte a favorire sotto forma di salvaguardia il riconoscimento di architetture e siti come valore universale, ma dall'altra a sancire il fallimento di una visione umanistico utopistica di cui la stessa Conferenza è rappresentazione. La ricostruzione delle vicende del 1931, e la trascrizione integrale dei contributi pubblicati due anni dopo, è anche l'occasione per sfatare una falsa credenza, che ha trasformato un incontro tra esperti nell'origine di una genealogia e, cambiando il nome in "Carta di Atene", in una delle mitografie fondative del restauro. Le volume reconstitue le contexte qui a donné naissance à la Conférence sur la conservation des monuments promue à Athènes en 1931 par l'Office international des musées, mais aussi à la socialité d'un monde délibérément élitiste gravitant autour de la Société des Nations et de ses nombreuses ramifications. Le débat sur la restauration entre les années 1920 et 1930 est représenté à travers un entrelacement de correspondances et de documents, mais surtout en se concentrant sur le rôle des protagonistes, tels que Paul Léon, Euripides Foundoukidis ou Gustavo Giovannoni, qui ont animé les débuts du cas complexe du patrimoine culturel. C'est en effet dans cet ensemble que prend forme l'idée d'un "patrimoine commun de l'humanité", qui semble anticiper un certain nombre des discussions qui aboutiront à la naissance de l'Unesco. Ce sont précisément les lacérations de la Seconde Guerre mondiale qui, d'une part, favoriseront la reconnaissance de l'architecture et des sites comme valeur universelle sous la forme de mesures de sauvegarde, mais qui, d'autre part, sanctionneront l'échec d'une vision utopique humaniste dont la Conférence elle-même est la représentation. La reconstitution des événements de 1931 et la transcription intégrale des contributions publiées deux ans plus tard, est aussi l'occasion de démystifier une fausse croyance, qui a fait d'une rencontre entre experts l'origine d'une généalogie et, en changeant son nom en "Charte d'Athènes", l'une des mythographies fondatrices de la restauration.

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