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Editore: Unicopli
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788840021928
Data di pubblicazione: 13/09/2021
Numero pagine: 101
Collana: Biblioteca di studi sull'India
"Lo specchio delle creature" è un singolare trattato in lingua persiana, redatto nel 1632 dal sufi e dotto indiano Abd al-Rahman Cisti. Si tratta di un'opera assolutamente unica nel suo genere per l'audacia dell'invenzione narrativa dispiegata dall'autore. Ricorrendo all'espediente del 'manoscritto ritrovato', egli afferma di avere individuato, dopo lunghe ricerche, un testo sanscrito contenente un'antica profezia enunciata da Siva all'alba dei tempi. In essa il gran dio dell'induismo avrebbe predetto la creazione di Adamo, la missione di Muhammad, l'avvento dell'Islam in India e tutti i principali eventi della ierostoria islamica fino al Giorno del Giudizio. "Lo specchio delle creature" altro non sarebbe che la traduzione "senza alcuna aggiunta" di quel testo sanscrito, che gli indù, "per eccesso di fanatismo della loro religione", avrebbero tenuto nascosto per millenni. Dèi ed eroi, re e sapienti della mitologia indiana si trovano così reinterpretati in chiave islamica e presentati come agenti della divina provvidenza. Ma sotto il velame del suo artificio narrativo, Abd al-Rahman ricorre ad un'articolata strategia di inclusione e sussunzione gerarchica dell'induismo, finalizzata a presentare l'islam quale culmine e superamento della religione vedica, e al tempo stesso ad accogliere l'induismo entro il paradigma monoteista, creazionista e profetico dell'islam, tramite un uso inventivo degli stessi testi indù. Questa versione del "Mir'at al-mahluqat" - la sua prima traduzione integrale in un'altra lingua - è basata su sei manoscritti del testo originale individuati e collazionati dal curatore in varie biblioteche in Europa e Asia.
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