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Editore: Unicopli
Reparto: Scienze mediche. medicina
ISBN: 9788840022246
Data di pubblicazione: 09/09/2022
Numero pagine: 516
Collana: Maelström
Nel corso dell'Ottocento, in un'epoca di grandi conflitti sociali e politici, i manicomi brulicavano di uomini e donne cui venivano diagnosticati disturbi legati alla sfera religiosa. Si atteggiavano a santi e sostenevano di aver avuto esperienze sovrannaturali: follia religiosa, monomania religiosa e paranoia mistica sono solo alcune delle etichette con cui veniva giustificato il loro internamento negli istituti. Una parte cospicua della psichiatria, in una temperie culturale fortemente influenzata dal positivismo, finì per attribuire tali diagnosi persino a santi canonizzati come Francesco d'Assisi e Teresa di Avila. Nell'ampio dibattito che ne scaturì, giocò un ruolo fondamentale la categoria di "allucinazione", con cui una parte della psichiatria pensava di aver risolto in chiave naturalistica il mistero delle visioni divine, suscitando l'intervento di ecclesiastici, medici e psichiatri contrari alla patologizzazione delle esperienze sovrannaturali. Il libro, attraverso l'analisi della letteratura medico-scientifica francese e italiana dell'epoca e della polemistica cattolica e "spiritualista", mette quindi in luce un aspetto finora ancora poco indagato: la ridefinizione della "realtà" in senso immanentistico veicolata dalle idee scientifiche dell'epoca e accolta da una parte della psichiatria, che determinava la messa al bando del sovrannaturale.
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