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Editore: Adelphi
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788845927256
Data di pubblicazione: 19/09/2012
Numero pagine: 601
Traduttore: Bottini A.
Collana: Biblioteca filosofica
"Circa un mese fa di colpo mi sono sentito nello spirito giusto per fare filosofìa. Ero assolutamente sicuro che non ne sarei mai più stato capace" scriveva Ludwig Wittgenstein a Norman Malcolm il 16 aprile 1951, pochi giorni prima di morire. Eppure, la passione filosofica non aveva mai smesso di accompagnarlo: lo testimonia in maniera eloquente questo volume, che attraverso un'ampia scelta della sua corrispondenza offre un vivido ritratto del filosofo, e permette insieme di ripercorrerne l'itinerario speculativo. Vi troveremo i tormenti del giovane Wittgenstein ancora indeciso se intraprendere la strada della filosofia; il senso di colpa per la sua condizione agiata e il tentativo di esorcizzarlo partendo per il fronte; l'irriverenza con cui si rivolge ad autorità come G.E. Moore o Bertrand Russell. Ma soprattutto le discussioni sulle teorie che avrebbero rivoluzionato la logica, affermandosi come tappe decisive di quel 'linguistic turn' che ha caratterizzato l'avanguardia filosofica del secolo scorso; l'insoddisfazione per la teoria dei tipi di Russell, da cui nascerà la tesi dell'indefinibilità della forma logica che sta al centro del "Tractatus". E ancora il volontario esilio dalla filosofia per ritirarsi a insegnare in sperdute scuole elementari della Bassa Austria, e la rinascita dell'interesse grazie alle discussioni con Frank Ramsey e Piero Sraffa; la preoccupazione per le sorti dei propri familiari nelle settimane successive all'Anschluss.
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