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Editore: Gangemi Editore
Reparto: Architettura
ISBN: 9788849215267
Data di pubblicazione: 01/01/2008
Numero pagine: 383
Da quando, a ventidue anni, ha cominciato a scrivere e a studiare architettura, Paolo Portoghesi, nato a Roma nel 1931, combatte a tutto campo contro l'amnesia che ha dato alla modernità l'illusione di aver azzerato la storia e che rischia, a suo parere, di portarla oggi verso il naufragio nell'irrazionalismo. Figura anomala, che unisce al talento dello storico e del critico quello dell'architetto creatore, si è scontrato con molti dei protagonisti della cultura architettonica italiana, da Zevi a Benevolo, a Tafuri, sostenendo la necessità di ridare spazio alla tradizione intesa come stimolo all'innovazione nella continuità. La carriera accademica di Paolo Portoghesi comincia nel 1962 con l'incarico di professore di Letteratura Italiana presso la facoltà di architettura dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Dal 1967 al 1977 è professore di Storia dell'architettura contemporanea presso il Politecnico di Milano, di cui è preside dal 1968 al 1976. Dal 1995 è professore di Progettazione Architettonica e Geoarchitettura presso la facoltà di Architettura "Valle Giulia", Università "La Sapienza" di Roma. Insignito di numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio Campidoglio per la cultura a Roma nel 2006, è autore di numerose opere di critica e storia dell'architettura. Ha diretto le riviste Controspazio e Eupalino, e dirige le riviste Materia e Abitare la terra edita per i tipi della Gangemi Editore.
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