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Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Reparto: Diritto
ISBN: 9788849544145
Data di pubblicazione: 30/10/2020
Numero pagine: 244
Collana: Diritto privato. Nuovi orizzonti
Le nuove tecnologie, più che nel passato, entrano in modo profondo e differenziato nella vita umana, condizionandone lo sviluppo e amplificandone la stessa natura attraverso dispositivi elettronici, programmi informatici, macchine e software: i grandi benefici che le tecnologie prospettano e che vanno da una maggiore capacità di fruizione o accesso al bene a una maggiore capacità di produrre o creare, portano gli individui a raggiungere un potenziamento (multilivello) sia uti singuli che uti societates. Si ravvisa, allora, una sempre più stretta e crescente correlazione tra condizione umana e tecnologie emergenti, poiché la «tecnica» non rappresenta solo un modo per apprendere come si producano i beni e come si regolino le interrelazioni, ma, più intensamente, configura la via per conoscere in che maniera costruire le relazioni tra gli uomini e il mondo. Le tecnologie contemporanee spingono, così, verso la creazione di una sorta di tecno-immaginario che cerca di cogliere il significato profondo con cui l'individuo e le organizzazioni sociali si organizzano e si relazionano alla realtà esterna. L'era digitale, pertanto, per il suo carattere marcatamente tecnologico si potrebbe presentare come terreno fertile su cui valutare i concetti giuridici della tradizione, la loro effettiva portata e la loro dinamica evoluzione, in presenza di una realtà in costante evoluzione (c.d. future-proofing): è necessario avvicinarsi alle «nuove» figure giuridiche con il necessario grado di adattamento ai possibili repentini mutamenti che un mondo reso sempre più mobile e in costante cambiamento presenta, in modo tale da ricorrere a strumenti «omeostatici», perché capaci di adattarsi a uno scenario mutevole e non fronteggiabile con un rigido toolbox. Quello tratteggiato appare come il complesso banco di prova in cui il giurista contemporaneo è costretto a muoversi, seppur in chiave problematica, sorretto dall'idea di cogliere la reale valenza da attribuire, in un'epoca digitale, allo schema proprietario attraverso lo spettro del diritto d'autore, che, specie con riferimento al programma informatico libero o aperto con effetto copyleft, consente di cogliere una diversa prospettiva da cui leggere il presente apparato concettuale per vagliarne i tratti più complessi e valutare se le questioni che l'internet pone possano essere gestite nella cornice normativo-concettuale già esistente.
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