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Editore: Rubbettino
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788849820096
Data di pubblicazione: 30/03/2008
Numero pagine: 65
Traduttore: Anghelé F.
Collana: Saggi
La forma politica che ha caratterizzato per secoli l'Europa va scomparendo ormai da alcuni decenni. Spogliato dei suoi principali contenuti etici, politici e religiosi, lo Stato-nazione oggi non corrisponde altro che a un nome senza più sostanza che fatichiamo tuttavia ad abbandonare definitivamente. A sostituirlo dovrebbe essere una struttura politica sempre più astratta, l'Unione Europea. Il governo rappresentativo, sviluppatosi in seno allo Stato-nazione, sta cedendo il posto ad una governance incapace di governare e di rappresentare. Ma c'è ben altro dietro al nuovo assetto politico europeo: l'illusione di veder presto nascere un'umanità finalmente unificata che sarà in grado di riunire tutti i popoli e tutti gli Stati. La nuova umanità europea non sa più che farsene della sua religione, il cristianesimo, fino ad oggi unica effettiva forza universale capace di parlare a tutti indistintamente. Affrontando le più spinose questioni del mondo contemporaneo - dal rapporto con l'islam della Turchia in Europa fino alla nascita d'Israele - Manent conduce il lettore attraverso i segni più evidenti di una crisi che non vogliamo riconoscere. Solo riappropriandoci delle ragioni ultime dello Stato-nazione, che nel corso della sua lunga storia ha cresciuto la rappresentanza politica e la democrazia, potremmo uscire da una rischiosa impasse e da una paralizzante crisi d'identità che ci attanagliano.
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