«Di Stendhal, della Spagna, di Pirandello. E di me». Carteggio tra Leonardo Sciascia e Maria Luisa Aguirre d'Amico. 1971-1989 di Milone Pietro - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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«Di Stendhal, della Spagna, di Pirandello. E di me». Carteggio tra Leonardo Sciascia e Maria Luisa Aguirre d'Amico. 1971-1989
Milone Pietro

«Di Stendhal, della Spagna, di Pirandello. E di me». Carteggio tra Leonardo Sciascia e Maria Luisa Aguirre d'Amico. 1971-1989

Editore: Rubbettino

Reparto: Letteratura italiana: testi

ISBN: 9788849881905

Data di pubblicazione: 31/01/2025

Numero pagine: 198

Collana: Quaderni di Regalpetra


16,00€
Disponibile dal 31-01-2025
Disponibile oggi da 1 Librerie

Sinossi

«Di Stendhal, della Spagna, di Pirandello. E di me», con questa citazione di una delle lettere di Leonardo Sciascia a Maria Luisa Aguirre d'Amico è possibile riassumere al meglio i principali contenuti del carteggio qui pubblicato. La loro corrispondenza d'amorosi sensi letterari, come potremmo dirla a definire le comuni memorie di coltivate affinità elettive, si svolse negli anni di maggior fama di Sciascia, mentore dell'esordio narrativo della Aguirre, già traduttrice dallo spagnolo. Era però inevitabile che il Nobel siciliano fosse al vertice della conversazione tra sua nipote e lo scrittore suo conterraneo che, quasi conclusivamente, lo chiamerà "padre". Il carteggio inizia e si conclude all'insegna di questa comune eredità e si alimenta di un intenso colloquio che offre una più complessiva e significativa raffigurazione (con molti dettagli inediti) sia delle loro opere, nel milieu letterario e nel contesto politico di allora, sia delle loro personalità, diversamente inclini alla memoria e alla confessione autobiografica alla Henry Brulard.

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