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Editore: Aracne
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788854831032
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 404
Collana: Dulces musae
Dante riconosce un solo precedente al suo viaggio nel Paradiso, quello di san Paolo, il quale però ha sancito come illecita ogni parola sull'esperienza della luce inaccessibile in cui abita Dio. Trasgredendo all'obbligo del silenzio, il poeta narra la sua ascesa attraverso le sfere celesti ricostruendo con la memoria la visione di un paradiso di luce in cui tutto ciò che appare altro non è che ombra, immagine e metafora della luce divina, nascosta e in sé irrappresentabile. Nelle opere di Dionigi Areopagita, depositario degli arcani uditi da san Paolo nel terzo cielo, il poeta ha trovato uno straordinario viatico all'impossibile rappresentazione paradisiaca: la luce tenebrosa, l'ineffabilità, il silenzio mistico e l'estasi, l'inadeguatezza della parola, le metafore domestiche, sono alcuni dei temi che vengono studiati in questo libro, con una particolare attenzione alla mistica medievale e ai grandi commentatori di Dionigi come Alberto Magno e Tommaso d'Aquino.
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