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Cultura è cittadinanza. Esperienze, pratiche e futuri possibili
Prato Ledo

Cultura è cittadinanza. Esperienze, pratiche e futuri possibili

Editore: Donzelli

Reparto: Scienze sociali

ISBN: 9788855226653

Data di pubblicazione: 13/12/2024

Numero pagine: 128

Collana: Saggine


16,00€
Facile da trovare

Sinossi

Mai come in questo tempo, devastato dalle guerre e da crisi ambientali e sociali, è forte il richiamo alla cultura come paradigma dei cambiamenti sociali e delle ragioni della speranza. È all'insegna di questa visione che Ledo Prato ha impostato la sua intera vita professionale, come emerge dalla conversazione con Paolo Di Paolo. Sollecitato dalle osservazioni dello scrittore e mettendo in gioco la pluridecennale attività nell'ambito delle politiche culturali, Prato riflette sulle sue esperienze più significative: dall'impegno nel sindacato a Napoli, nella difficile fase tra la fine degli anni settanta e la metà degli anni ottanta, ai primi tentativi di promozione dell'imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno, fino alla esperienza della direzione di Mecenate 90, costruendo progetti in grado di promuovere un rapporto virtuoso tra pubblico e privato nella gestione del patrimonio culturale. Nel dialogo emergono le questioni nodali nella dialettica tra politica e cultura e in che modo possono incidere sul futuro: come costruire nuovi spazi di sapere diffuso, come moltiplicare le opportunità di crescita della cittadinanza anche fuori dai grandi centri, come conciliare cultura e impresa, scardinando vecchi pregiudizi e convinzioni sedimentate da parte degli stessi attori culturali, incapaci spesso di andare oltre schemi logori e stantii. Nella lotta alla povertà educativa c'è un territorio enorme da dissodare, guardando sotto le foglie del rapporto tra impresa e cultura, scommettendo sull'attivismo giovanile e sulle scuole come infrastrutture sociali: «Continuo a domandarmi - si chiede Prato - cosa impedisce a un paese come il nostro, con le sue dotazioni culturali, naturali, ambientali, di essere tra i protagonisti della scena mondiale nell'economia della conoscenza e del turismo. E non ho trovato una risposta se non pensando alla miopia di una classe politica e imprenditoriale che ha voluto rifugiarsi nella conservazione e non ha saputo osare. Il tempo che stiamo attraversando richiede coraggio, innovazione, capacità di affrontare le sfide del futuro guardando al bene comune e meno ai propri piccoli interessi». La cultura può e deve essere un motore per generare una vera ed effettiva cittadinanza, una cittadinanza attiva.

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