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Editore: Skira
Reparto: Pittura
ISBN: 9788857207247
Data di pubblicazione: 16/06/2010
Numero pagine: 176
Collana: Arte moderna. Cataloghi
Agli inizi degli anni trenta, a Milano, un piccolo nucleo di artisti si dedica a una pittura chiara, impostata soprattutto sulla luce. I più vecchi di loro hanno poco più di trent'anni, e si raccolgono intorno al critico Edoardo Persico, che è altrettanto giovane (morirà nel 1936, a trentacinque anni). Sono Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Cristoforo De Amicis, Umberto Lilloni, Adriano Spilimbergo, a cui vanno aggiunti Renato Vernizzi, Goliardo Padova, Oreste Marini e altri. Nelle loro opere un nuovo rapporto fra arte e sentimento, fra arte e vita, subentra all'arte classicheggiante del Novecento italiano; un senso inquieto della brevità del tempo sostituisce la ricerca di una dimensione di eternità; il linguaggio soggettivo dell'emozione, della fantasia, del colore succede al disegno oggettivo. Anche la rappresentazione dell'uomo si modifica: le figure compatte, potenti, del "Novecento" cedono spazio a una famiglia di figurette disorientate, oppure a figure grandi, ma eteree e inconsistenti. Nasce così una pittura che comunica un senso di fragilità e di vulnerabilità. La luce di cui è intrisa non è una luce solare, ma una luce pallida, più da limbo che da paradiso terrestre. Definita inizialmente "romanticismo impressionista", questa pittura verrà chiamata da Leonardo Borgese nel 1935, e poi da Guido Piovene, chiarismo. Il volume esamina appunto questo movimento e uno dei suoi protagonisti, Francesco De Rocchi (1902-1978), autore di alcune opere tra le più poetiche del periodo.
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