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Editore: Skira
Reparto: Arti
ISBN: 9788857240121
Data di pubblicazione: 24/01/2019
Numero pagine: 112
Collana: Skira paperbacks
I numeri dei visitatori di mostre e di musei vanno di giorno in giorno aumentando, tanto da farci interrogare sulla richiesta di un'offerta culturale che sembrerebbe essere più urgente, ma che, con sempre maggiore frequenza, si esaurisce nella superficialità e nella frettolosità. L'interrogativo di cosa rimanga dell'esperienza di visita ai milioni di turisti che si trascinano stancamente nelle sale dei grandi musei o che si accalcano negli spazi dell'ennesima mostra dedicata agli impressionisti è alla base dell'idea di questo libro, con l'ambizione di trasformare l'incontro con l'opera d'arte in una festa dove consapevolezza e godimento dialogano tra loro. Decifrare e raccontare il concetto mutevole dell'opera d'arte e della bellezza, attraversarne la storia, è operazione di certo non facile, ma è possibile coniugare la conoscenza con l'emozione. Si tratta di fornire, anche ai non addetti ai lavori, alcuni strumenti disciplinari e alcune riflessioni metodologiche servendosi della chiave narrativa che, come scrive Tahar Ben Jelloun, "è un omaggio all'inesauribilità del reale e apre porte e finestre su un universo più intimo". Articolato in cinque capitoli che affrontano tematicamente la Storia dell'Arte tra Quattrocento e Settecento (contesto, "etichette" storico-artistiche, soggetto, stile, eredità artistiche), con alcune incursioni finali nel XXI secolo, questo libro è rivolto a studenti e "principianti" che vogliano scoprire i molteplici codici interpretativi dell'arte, riflettendo al contempo sugli strumenti che possono renderci maggiormente familiari musei e monumenti che costellano le nostre città e il nostro territorio.
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