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Editore: Mimesis
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788857521626
Data di pubblicazione: 05/05/2014
Collana: Eterotopie
Se i tratti principali della prima Repubblica furono un sistema politico modellato dalla guerra fredda e la subordinazione dell'interesse nazionale ad un vincolo atlantico, la seconda Repubblica è stata caratterizzata dal vincolo monetario dell'euro che ha obbligato l'Italia al rispetto di parametri economici concordati con altri paesi europei. Lo stesso berlusconismo, che pur ha favorito il nuovo asse destra/sinistra, può essere interpretato come un tentativo di reazione a tale vincolo, ma fallito per non essere riuscito a trovare una linea di politica estera. Le cause di questa debolezza nazionale vanno cercate in un deposito di ritardi storici da cui sgorga, a partire dall'opera di Machiavelli, il timore che la modernità possa provenire solo d'oltralpe o d'oltreoceano, altrimenti il paese rischierebbe di sprofondare nel ritardo mediterraneo. Con uno stile consumato, ma capace di rendere ancora visibile il potere in scienza politica, l'autore ripercorre la modernizzazione della penisola italiana, fra diplomazia post-risorgimentale e geopolitica fascista, per approdare a una riflessione critica sulla politica estera repubblicana e sulle condizioni della democrazia contemporanea. Con 'passione', ma soprattutto con cauto 'realismo', la conclusione è affidata a un esergo sul potere nazionale: "volare basso, fare gruppo per salire in alta quota, tornare giù se non ci sono le condizioni".
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