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Editore: Mimesis
Reparto: Fisica
ISBN: 9788857532875
Data di pubblicazione: 03/02/2016
Numero pagine: 269
Collana: Percorsi di confine
"Salvare i fenomeni" è un'espressione che Simplicio attribuisce a Platone; nella sua declinazione, essa doveva significare la sfida e il compito posti da Platone agli astronomi antichi. Il presente volume intende depurare il detto dalle esegesi moderne, che hanno sostenuto il puro valore fittizio e convenzionalistico delle strutture matematiche per la realtà fenomenica (Duhem), ed esporre il problema teoretico fondamentale della pratica astronomica antica. In quanto l'astronomia dovette rappresentare il vero esercizio di interpretazione matematica dei fenomeni naturali, che ne è, realmente, dello statuto di questa possibile forma discorsiva, vale a dire la fisica matematica? Le ipotesi matematiche che ci rendono intelligibili i fenomeni ne penetrano l'essenza oppure si limitano a "salvare le apparenze"? E, se le ipotesi matematiche hanno invece una necessità, qual è il loro rapporto con l'essenza dei fenomeni? In tal senso, il saggio si profila come un'indagine trascendentale e genealogica circa le condizioni di possibilità di una descrizione matematica della natura.
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