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Editore: Polistampa
Reparto: Architettura
ISBN: 9788859601401
Data di pubblicazione: 14/06/2007
Numero pagine: 240
Dopo un'analisi storica della siderurgia in Toscana dal XVI al XX secolo, sono descritte - anche attraverso il nitore della fotografia di Bernard Bay - le miniere dell'Elba, le fonderie di Follonica, l'area siderurgica di Piombino, le miniere in Maremma, la miniera di Caporciano e quella di Ravi Marchi, la "Etruscan Mines", le miniere di pirite. I capitoli finali sono dedicati agli impianti e alle infrastrutture, descrivendo le tipologie dei castelli di estrazione, dei silos e degli altiforni e la storia e lo sviluppo delle ferrovie e teleferiche maremmane. Gli impianti dismessi formano un paesaggio specifico la cui conservazione costituisce un obiettivo primario nelle politiche di oggi. Le macchine ancora presenti, oltre a rivelare un inaspettato repertorio di valori formali, testimoniano un processo di trasformazione economica che ha ridisegnato il volto del territorio maremmano e ha fatto sì che la Toscana fosse la prima regione a porre le basi, nel Novecento, dell'industria pesante. È nella Toscana meridionale che ha preso avvio lo sviluppo della siderurgia a ciclo integrale (Portovecchio e Piombino) e della grande industria chimica basata sullo sfruttamento dei giacimenti di pirite delle Colline metallifere grossetane.
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