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Editore: Donzelli
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788860366061
Data di pubblicazione: 07/03/2011
Numero pagine: XXIV-335
Collana: Virgola
È un dato acquisito e condiviso, anche quando le polemiche sull'Unità d'Italia si fanno più intense e nervose: nel processo di formazione dell'identità nazionale il contributo più importante e decisivo è stato quello degli scrittori. Non solo perché la lingua letteraria era già da secoli l'unico terreno comune tra i ceti dirigenti e gli intellettuali delle diverse entità statali presenti nella penisola, ma soprattutto perché tu la letteratura a fornire ai giovani che si tacevano patrioti, cospiratori e militanti le parole d'ordine fondamentali del loro riconoscersi fratelli. Fu la letteratura, in fin dei conti, a elaborare il racconto della storia nazionale, il suo stesso senso identitario. E furono le poesie a dare voce al desiderio del riscatto e al grido di battaglia. Tante poesie: di scrittori tra i massimi della nostra storia letteraria (da Monti a Foscolo, da Leopardi a Manzoni) e di autori oggi meno noti, ma non per questo meno significativi (da Niccolini a Berchet, da Pocrio a Mameli). Poesie febbrilmente scritte e febbrilmente lette, imparate a memoria, scandite ad alta voce. Poesie che si sovvrapposero e mescolarono ai tanti inni di battaglia del Risorgimento; le une e gli altri vivi e attuali ancora nella guerra del 1915-18. Una vera e propria "colonna sonora" del Risorgimento, parallela a quella del melodramma, con i suoi cori e le sue arie, che ha accompagnato l'intero percorso della storia italiana, fino alla Repubblica e oltre.
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