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Editore: CLEUP
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788861296718
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 88
Collana: Scienze storiche
Il pensiero femminile, nella direzione della parità, si muove ancora tra rivendicazione dell'uguaglianza e valorizzazione della diversità: riscattare la differenza equivale a riproporre il concetto di uguaglianza per impedire alla diversità di trasformarsi in discriminazione. Questo libro, riproponendo un olocausto dimenticato, ripercorre le tappe storiche dell'Inquisizione per soffermarsi soprattutto sulla stregoneria e, in particolare, su alcuni processi. Il discorso narrativo è reso intrigante e piacevole dalle numerose citazioni poetiche che inducono a ulteriori riflessioni sull'animo umano. Che cosa può avere spinto Manuela Bellodi, impegnata da sempre nella poesia, a indagare una tematica certamente interessante, ma anche scomoda, come quella della stregoneria? Perché - come la stessa autrice scrive - è molto più importante conoscere che perdonare o chiedere scusa a Giordano Bruno, a Galileo o a milioni di donne e bambine bruciate sul rogo nei secoli. Anche perché la caccia alle streghe prosegue e la nostra società continua a voler mutilare, distruggere e zittire la donna; si parla e si discute tanto di religioni, di fondamentalismi, di tradizioni culturali, ma tutto ciò nasconde la paura del femminino. Anche questo si legge esplicitamente e fra le righe di questo libro coraggioso che non ha la pretesa di essere un saggio ma vuole proporsi solo come una riflessione più meditata su di un olocausto troppo a lungo dimenticato.
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