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Editore: Mondadori Bruno
Reparto: Letteratura
ISBN: 9788861594913
Data di pubblicazione: 21/10/2010
Numero pagine: 208
Collana: Saggi
Alla base di questo libro c'è un paradosso. Mentre la letteratura e la critica letteraria non occupano più la posizione di prestigio che hanno mantenuto per secoli nelle nostre società (e nei nostri programmi scolastici), cresce l'interesse per il linguaggio e per le pratiche narrative da parte di chi fa un altro mestiere: gli scienziati ricorrono alla metafora per rappresentare i metodi dei loro esperimenti; gli storici vigilano con occhio critico sull'organizzazione del racconto; gli studiosi del diritto analizzano scenari e testimonianze attingendo a una moderna sapienza retorica. E così via, in un intreccio di prestiti e calchi non solo linguistici ma culturali, che questo libro isola per la prima volta come fenomeno unitario. Approfittando di un punto di vista mobile (negli ultimi anni ha insegnato in California e in Brasile, in Svizzera e in Germania, in Australia e in Danimarca) e del bagaglio di uno studioso di razza, Remo Ceserani disegna la mappa di un tipo di migrazioni in divenire, e di un territorio disciplinare definito da contaminazioni e convergenze. E lo fa in un libro che racconta incontri e patteggiamenti, fittissimo (nell'urgenza di afferrarli) di nomi e di storie. Un libro che, inseguendo travestimenti e metamorfosi della letteratura, ne ribadisce infine una forma di imprevista, tenace persistenza.
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