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La Puglia, il problema della conservazione dei dipinti murali in ambienti ipogei, l'arte bizantina in Italia: tutti temi cari al primo direttore dell'Istituto Centrale del Restauro Cesare Brandi, analizzati in questo volume con ricchezza di documentazione e fonti inedite. Il progetto di Brandi negli anni Cinquanta prevedeva una campagna di studio delle cripte bizantine della Puglia con successivo programma di distacco sistematico dei dipinti murali, trasporto all'ICR e restauro e, infine, la creazione o di un museo ad hoc, localizzato nella capitale del Salento a Lecce o di tre poli museali dislocati nel Sud dell'Italia (Reggio Calabria, Matera, Lecce) a testimoniare la ricchezza della produzione artistica bizantina fra il X e il XIII secolo nel Meridione. Con lungimiranza e modernità impressionante, Brandi riteneva che non vi fosse alternativa a un'operazione che oggi verrebbe considerata troppo radicale. Egli affrontava i problemi di conservazione e restauro piu? complessi nella loro globalita?, non limitandosi a voler ottenere la restituzione della leggibilita? della superficie pittorica, ma ponendosi da un lato il problema della salvaguardia della tipologia della cripta nel suo complesso e nella sua georeferenziazione, con studi mirati sul microclima, sui danni biologici, sul contesto territoriale, dall'altro quello della valorizzazione degli affreschi restaurati.
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